Sabato, 21 Marzo 2015 09:57

SALENTO...obbligo di pesticidi

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PROTEGGI IL SALENTO! NO ALL'OBBLIGO DI TRATTAMENTI CHIMICI CONTRO LA
MORÌA DEGLI ULIVI

C'è una pioggia di pesticidi che si prepara ad alluvionare il
Salento, tutto, dall'Adriatico allo Ionio, da Leuca fino a Lecce.
Esistono comprovati rimedi interamente naturali per risolvere il
problema, sia rimedi tradizionali (come i trattamenti con la calce) sia
di nuova generazione (microorganismi effettivi), ma non vengono neanche
considerati dai protocolli ufficiali. Perchè?
Sarà forse perchè la Monsanto sta investendo moltissimo in una sua
partecipata, la Alellyx? Anagramma di xylella, Alellyx è la società di
Monsanto che si occupa di scoprire nuovi semi e nuove varietà di piante
resistenti alla xylella.
Forse è per questo che la Regione Puglia ha lanciato l'allarme e
alimentato la paura?
Intanto è imposto l'obbligo di effettuare almeno due trattamenti
chimici da maggio ad agosto e ripeterli poi tra settembre e dicembre
sulla chioma di tutte "le piante di olivo, fruttifere e
ornamentali", oltre che "interventi con prodotti insetticidi a
'spot' su macchia mediterranea residuale, muretti a secco, superfici
abbandonate purché verdi e quindi attrattive per i vettori".
Praticamente, ovunque. Un'intera regione devastata.
Una follia, secondo la Lega Tumori leccese, per cui la "cura è di
gran lunga peggiore dell'infezione, essendo la chimica ( e i pesticidi
lo sono) responsabile di gravi danni alla salute umana".
Questo per combattere la xilella fastidiosa, il batterio presunto
responsabile del disseccamento rapido degli ulivi che sta affliggendo il
Salento. Ma in verità le ricerche scientifiche non dimostrano affatto
che questo batterio sia il vettore principale della morìa degli alberi.
La catastrofe ambientale potrebbe risalire a ben altro: i terreni e gli
alberi sono devastati e depauperati da anni di diserbo ed arature
indiscriminate, che hanno reso sterile il suolo e fragili le piante. Da
questa condizione di debolezza ormai strutturale potrebbe derivare in
realtà la patologia del rapido disseccamento.
E' comunque dato statistico dimostrato, e purtroppo inascoltato, che
l'incidenza di tumori nella regione Puglia è ormai altissima.
E la regione che fa? Impone una cura che sarà devastante sul piano
della salute, ma anche dell'economia del territorio: dalle irrorazioni
non saranno risparmiate le aree parco, né i terreni coltivati a
biologico. Per un centinaio di apicoltori si profila la cessazione
dell'attività. Davvero non ci sono alternative? E gli impatti sono
stati calcolati? Anche l'Autorità europea per la sicurezza alimentare
(Efsa) mette in guardia, in un rapporto pubblicato a gennaio,e passato
finora in secondo piano.
Cosa verranno a fare i turisti in Salento quest' estate? a rischiare
l'avvelenamento? Le sostanze irrorate contaminano i suoli e le falde
acquifere e si depositano in tutta la catena alimentare, dai vegetali
agli animali fino ad arrivare direttamente nel nostro piatto.
FIRMA per cercare di fermare questa follia.

Ogni singola persona che si unisce a noi rafforza il nostro invito ad
agire. Ti prego di prenderti un minuto per CONDIVIDERE QUESTO LINK CON
CHIUNQUE CONOSCI:

https://secure.avaaz.org/it/petition/Nichi_Vendola_Presidente_della_Regione_Puglia_Fermare_lobbligo_di_trattamenti_chimici_contro_la_moria_degli_ulivi/?tSulhdb
[1]Cambiamo le cose insieme,
Paola
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