Con i sensi e la mente pieni di nuova consapevolezza, vi raccontiamo la bella esperienza di cui, insieme a un nutrito gruppo di voi affezionati consumatori delle nostre verdure, siamo stati protagonisti sabato scorso nella nostra azienda agricola.
Tecnici e ricercatori di ARSIAL e di "Rete Semi Rurali" ci hanno accolti nel "campo sperimentale" in cui il nostro Stefano ha coltivato 400 piante di pomodoro "cuore di bue" derivanti dai semi di una popolazione di pomodoro SOLIBAM.
Una delle difficoltà maggiori che incontra l'agricoltura biologica è la disponibilità di sementi geneticamente predisposte a questo tipo di coltivazione e adatte ai diversi ambienti e territori. E' infatti prassi comune che le aziende sementiere propongano, anche in agricoltura biologica, pochi tipi di semi per tutti gli agricoltori di qualunque territorio.
L'alternativa c'è ed è quella di coltivare la diversità!
E' proprio questa la strategia di base per un miglioramento genetico continuo delle piante, che di raccolto in raccolto, grazie alla selezione della natura e dell'uomo, porterà ad avere pomodori (o ortaggi in generale):
- con frutti più buoni e più belli e ad un prezzo accessibile nell'interesse dei consumatori;
- con piante più resistenti, più adatte ad uno specifico luogo o addirittura ad una specifica azienda, più redditizie e meno bisognose di qualsivoglia trattamento nell'interesse dell'agricoltore.
E' chiaro che tale selezione richiede un approccio innovativo e partecipato da tecnici del settore, da imprenditori agricoli e consumatori.
Per ciascun ortaggio bisogna poi avere dei semi da cui partire per ricostruire questa diversità perduta!
Tornando così al pomodoro, nell'ambito del progetto SOLIBAM (www.solibam.eu) erano state individuate quattro varietà di piante particolarmente adatte all'agricoltura biologica, che sono state incrociate tra loro in tutte le combinazioni possibili da un tecnico.
I semi ottenuti da questi incroci sono stati poi piantati in diverse aziende tra cui la nostra, dove l'impollinazione delle api ha prodotto e ancora produrrà altri incroci, generando ulteriore e potenzialmente infinita diversità!
La selezione naturale da sola permetterebbe nel tempo di arrivare ad un miglioramento genetico, ma non terrebbe conto di fattori organolettici ed economici, che solo la partecipazione dell'uomo può introdurre.
A noi consumatori è stato così richiesto di scegliere le piante migliori per resa, aspetto e qualità dei frutti e successivamente di assaggiare e valutare i frutti raccolti da una ventina di piante.
Oltre all'estrazione del seme da tutti i pomodori prodotti indistintamente da tutte le piante, si procederà anche a mettere insieme i semi raccolti dai frutti delle piante più votate, così da creare per il nuovo anno una nuova popolazione SOLIBAM frutto della sola selezione dell'uomo.
Una curiosità: perché se prendete un semino da un pomodoro e lo mettete in terra, esso non germinerà? Perché è necessaria una fase di fermentazione fuori dal frutto, seguita da risciacquo e asciugatura che permette al seme di liberarsi della pellicola esterna e di predisporsi alla germinazione.
Condividiamo alcune impressioni di persone presenti.
"L'esperienza di sabato è stata molto interessante, soprattutto dal punto di vista del "consumatore".
Per una volta non siamo partiti dal prodotto finale ma dall'origine: il seme. E abbiamo conosciuto questo seme nella sua genesi e nella sua capacità di generare tanti frutti variegati laddove dicendo cuore di bue solitamente si pensa a un unico tipo di pomodoro, sempre lo stesso.
Penso che questa scoperta della diversità sia l'elemento più importante che mi sono portato a casa. Inoltre l'incontro mi ha permesso di riflettere sul valore dei piccoli gesti e della loro cura come migliore risposta alle grandi difficoltà che incontrano l'uomo e il mondo.
Volando più basso, per un consumatore è sicuramente bello girare per i campi alla scoperta dei suoi prodotti, dedicare del tempo a osservare i pomodori, le sue caratteristiche quando ancora attaccati alla pianta.
In passato ho avuto amici che hanno partecipato a cosiddette ricerche di mercato in cui provare merendine e biscotti; anche io potrò ora dire di aver fatto parte di un gruppo di assaggio, ma speciale perché si è gustati insieme dei pomodori cuore di bue. Da consumatore questa condivisione dell'esperienza sul frutto è il mio piccolo contributo alla natura, è il mio "semino" per sostenere il futuro. E anche nella fase di assaggio sono emerse le diversità, di forma, colore, gusto, odore così come di vedute tra i partecipanti. Sicuramente unanime invece è stato il parere sul rinfresco finale: buonissimo!" (Guido)
"È stato bello condividere il processo evolutivo di un prodotto che troveremo nella nostra tavola sempre più conforme a le nostre scelte che non a quelle uniformanti delle ditte sementiere.
Viva la Biodiversità!" (Stefano)
"Come al solito da ARIA si sta sempre bene. Abbiamo collaborato nella scelta delle 20 piante, prese dalle 400 piantate quest'anno, da seminare il prossimo anno.
Abbiamo imparato a raccogliere i semi.
Abbiamo assaggiato le varietà dopo aver valutato colore-odore-consistenza, incredibile hanno sapori diversi pur derivando tutti da una popolazione di cuore di bue! E poi ci siamo godute il tramonto con un bel e buon aperitivo!
Grazie Stefano e ARIA" (Flavia)
Vi ASPETTIAMO Domenica 22 Settembre alle ore 10:30 per una nuova esperienza da fare insieme, quella di conoscere Co-energia e la politica dei patti attraverso il racconto del suo Presidente Davide Biolghini.
Cosa sono i patti? Ve lo raccontiamo con le parole dell'Associazione stessa!
"Dal Convegno GAS del 2006 a Cesena ("L'economia solidale dalla filiera locale ai grandi numeri") i GAS cominciano a pensare a quei progetti per la fornitura di beni e servizi prodotti su larga scala, che non possono rimanere in capo alla relazione di un singolo GAS e neppure ad una rete territoriale di GAS o ad un Distretto di Economia Solidale (DES).Per ragionare sulle forniture di prodotti come l'energia, la telefonia, l'abbigliamento, le calzature, le assicurazioni, etc., si comprende la necessità di costituire gruppi che possano approfondire un prodotto specifico ed acquisire le competenze per trattare la fornitura attraverso una relazione che sappia rappresentare l'interesse generale dei consumatori critici, dei partecipanti ai GAS ed ai DES.Per chi, come noi, assume questo approccio da volontario, è certamente una strada faticosa che si può affrontare solo in una logica di collaborazione, partecipazione e condivisione dei saperi e delle competenze; ma è un percorso entusiasmante, multidisciplinare che ci apre alle relazione con altri territori con punti di vista differenti dal nostro; ma è un modo di fare politica ambizioso, oltre la cabina elettorale, dove ci aspettiamo che l'istituzione possa migliorare le regole del gioco guardando a queste esperienze compiute." http://www.co-energia.org
Vi ASPETTIAMO anche per condividere a seguire un conviviale pranzo con la nostra rete e tempo permettendo per una piacevole passeggiata tra i nostri campi.
Ricordate di prenotarvi entro domani Venerdì 20 Settembre!!
Buon fine settimana